lunedì 11 aprile 2011
Storia del Maggiolino (parte II) : Gli sviluppi dall'idea iniziale e la nascita della Volkswagen
Se avete avuto modo di leggere l'articolo scritto da Ferdinand Porsche in persona ( Ferdinand Porsche ed il suo maggiolino ) avrete sicuramente carpito la bontà progettuale e quanto tenesse quest'uomo alla riuscita del progetto.
Tante persone sono convinte che il miracolo della costruzione del Maggiolino fu fatto dall'industria tedesca , da Adolf Hitler e dal popolo tedesco . Io mi sento di dire invece che il miracolo fu fatto dal signor Porsche.
Le caratteristiche principali della vettura a lui commissionata dovevano essere :
- 100 km di velocità costante visto che il veicolo era destinato a muoversi sulle autostrade in quel momento in costruzione
- 7 litri di carburante ogni 100 km ( 100 kg di peso del veicolo a 1 litro di carburante per 100 km )
- 4 o 5 posti per non separare la prole dai genitori
- Raffreddamento ad aria
- Prezzo inferiore a 1000 Marchi
Proprio la postilla del prezzo fu causa di tantissimi problemi. Era inpensabile ai tempi poter realizzare un auto affidabile, costruita con dei criteri innovativi, a quel prezzo.
Considerate che il Model A della Ford costava 2500 Marchi ed era un auto destinata al popolo!
Porsche passò notti d'inferno nella sua officina personale , con pochi mezzi a disposizione e con l'industria tedesca alle calcagna, per poter realizzare questo sogno. Fu schernito da colleghi , primo fra tutti Wilhelm von Opel (membro del consiglio d'amministrazione della Adam Opel A.G. di proprietà General Motors) che si rivolse a lui dicendo " Un meraviglioso contratto signor Porsche, lei lavorerà dieci mesi a questo progetto,sarà ben pagato per quello che farà e poi non dovrà far altro che constatare di trovarsi dinnanzi ad un compito irrealizzabile e presentare un laconico rapporto in questo senso in alto loco ! "
Porsche capi che nelle parole di Opel c'era dietro non solo lui ma anche tutta l'industria mondiale e fù proprio quella frase a scatenare la rabbia e la determinazione che permisero la realizzazione del progetto.
La difficoltà principale,oltre a quella del prezzo sotto i 1000 marchi, fu quella di trovare un motore affidabile e che costasse poco. Telaio e carrozzeria non si rivelarono problematici nella realizzazione.
Si pensò addirittura a delle soluzioni a due tempi per i motori: bicilindrici , boxer, tre cilindri in linea. Nessuna di queste si rivelò vincente.
Si tornò all idea iniziale, cioè quella di un motore a quattro tempi e dopo numerosi tentativi prevalse il quattro cilindri boxer raffreddato ad aria che permetteva percorrenze lunghe con consumi ridotti e ottima affidabilità.
La svolta decisiva per passare dal progetto alla vettura completa fu data dall'entrata del Fronte Del Lavoro ,praticamente si può dire che la fondazione della Volkswagen ed il suo sviluppo avvenne solo grazie all'ingresso ufficiale dello Stato Tedesco che forni mezzi,uomini e sopratutto denaro. Fu una sfida rivolta all'industria privata a tutti gli effetti!
Nel 1936 e 1937 venne prodotta una pre serie di 30 esemplari che venne utilizzata per dei test prima di lanciare la vettura sul mercato. Tali veicoli percorsero complessivamente quasi due milioni e mezzo di chilometri, il test automobilistico più impegnativo che la storia ricordi.
Adolf Hitler in occasione dell'Esposizione dell'automobolie del 1938 dichiarò : " Sono stati impiegati quattro anni per portare a termine,a poco a poco e con continue modifiche, un tipo di vettura per il popolo che, a nostro parere, non solo corrisponde come prezzo alle condizioni desiderate ma che , ed è la cosa più importante, con la leggerezza della sua costruzione offre la possibilità di ottenere il massimo del rendimento con il minimo di energia ".
Fondamentale fu la visita di Porsche in America dove incontrò Henry Ford,vide le linee di produzione studiò tecniche e metodi dei colleghi d'oltreoceano ma sopratutto ingaggiò tecnici emigrati dalla Germania a che avevano acquisito un bagaglio di esperienze. Tale mossa fu particolarmente ben riuscita . Se le linee del Maggiolino sono piaciute cosi tanto lo dobbiamo a loro che rividero il progetto rendendolo meno austero e piu grazioso.
Una colossale fabbrica venne realizzata a Wolfburg : doveva ospitare 17.500 operai e produrre 500.000 vetture nella prima fase di produzione e 1.000.000 di vetture con 30.000 operai nella seconda fase di produzione.
La Volkswagen : dimostrazione di come un utopia possa essere realizzata.
Loud and Proud
Ergal
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Bell'articolo, su uno dei geni assoluti della meccanica. Peccato che non si sia potuto godere la rinascita del dopoguerra. la sua nuova impresa, che avrebbe consacrato il suo nome,legandolo alle automobili sportive di lusso, la lasciò ai figli, specie a "Ferry" ingegnere come lui, che la portò a compimento...morì infatti nel 1951.
RispondiEliminaEbbe anche amarezze, accusato di collaborazionismo col nazismo..infatti il suo Buerau disegnò per il Waffenamt, l'ufficio armamamenti, un carro pesante che perse la gara con la Henschel per quello che divenne il PzKfpw IV, il famigerato Tigre, ma che in 100 esemplari circa fu completato come carro d'assalto/artiglieria corazzata, chiamato Ferdinand in suo onore...o come la torretta del Tigre II o Tigre Reale del 1944, che fu prodotta in pochi esemplari perchè troppo complicata, ma studiata come innovazione assoluta dopo la guerra...suo malgrado, e malvolentieri, un genio anche in questo campo....In realtà, persona riservata e tranquilla, soffrì la truffa di Hitler che usò i soldi raccolti con le prenotazioni dei maggiolini e lo stabilimento di Wolfsburg, creato da lui, per produrre Kubelwagen e Schwimmvagen, i fuoristrada per l'esercito del terzo reich...
sei bello informato vedo
RispondiEliminaVirus della storia prima...e della meccanica poi...di due malattie ne ho fatta una sola....
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