giovedì 10 marzo 2011

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Ogni volta che leggo qualche storia riguardo "spionaggio industriale" , scopiazzamenti di linee mai dichiarati , filoni modaioli seguiti dalle case produttrici di moto, mi faccio sempre qualche bella risata.

La storia piu vecchia del mondo : hai una bella idea e te la copio (da non confondersi con il mestiere piu vecchio del mondo che magari ci piace pure di più).

I Giapponesi sono stati marchiati per anni come "carta carbone" del mercato motociclistico;tale affermazione è fondata,almeno per quanto riguarda i primi periodi di produzione su scala mondiale ma non sono gli unici ad essere caduti in questo meccanismo di scarsa originalità.
Diciamoci le cose come stanno : Se una cosa diventa di moda e piace alla gente la casa produttrice di moto si dice " ok,che ce ne importa,facciamolo anche noi,sono tanti soldi pronti " e mentre l'appassionato impreca per le varie zozzure prodotte l'utente meno schizzinoso magari va in concessionaria e compra.

La premessa era dovuta perchè per ogni mossa c'è una spiegazione e non mi andava di "infangare" senza dare un quadro preciso.
Ma ora veniamo al bandolo della matassa. Fenomeno "Custom" anni 80.
I Giapponesi copiano gli Americani. Gli Italiani copiano i Giapponesi.
Eh gia, proprio cosi cari ragazzi,perchè dal 1980 per la successiva decade le moto custom ottengono una importante fetta di mercato e tutti ci si buttano a capo fitto.
Gli originatori come ben tutti sappiamo abitano negli USA quindi per essere fedeli alle linee bisogna avere assolutamente un bicilindrico a disposizione.
Honda e Yamaha rispettivamente con la Shadow 1100 e la XV 1000 se la cavano partorendo un bicilindrico a V longitudinale molto fedele ai parametri americani.
In Italia la Moto Morini è la piu favorita con il suo bicilindrico a V a 72°. Moto Guzzi e Ducati sono meno favorite: la casa di Borgo Panigale ha un motore praticamente ad L di 90° mentre la casa di Mandello del Lario ha disponibile un bicilindrico a V di 90° ma trasversale.
Ciò non scoraggia ed ecco nascere la Ducati Indiana (disponibile in tre cilindrate 350,600,750 ), La Morini Excalibur (350 e 500...e con un nome del ca*zo!), la Moto Guzzi Nevada (350,500,650,750).
Come ben sappiamo le sorti delle varie case sono state diverse e fortunatamente Ducati e Morini hanno abbandonato le vie del custom. Moto Guzzi,che a mia veduta è stata l'unica a produrre moto decenti su questo filone, si destreggia ancora con risultati mediocri.

A voi carrellata di foto :

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Loud and Proud

Ergal

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